sabato 1 dicembre 2007

Tagliacozzo: l'antica capitale della Marsica

Il nome significa "taglio nella roccia" - dal latino "talus" (taglio) e "cotium" (roccia) - ad indicare la fenditura che divide il monte su cui sorge il piccolo borgo abruzzese (in provincia di L'Aquila).
Il territorio fu prima degli Equi e poi del popolo dei Marsi; infatti nel secolo XI è documentata l'esistenza di un abitato appartenente alla Contea dei Marsi.
Nel 1173 il feudo passò nelle mani dei De Pontibus, un'antica famiglia della zona. Intorno al 1230, dopo la morte di San Francesco, Tommaso da Celano ed altri frati si stanziarono nella piccola chiesa di Santa Maria in Silvis dando così origine ad uno dei conventi più antichi ed importanti d'Abruzzo. Nel 1268 proprio a Tagliacozzo Carlo I d'Angiò, re di Sicilia, sconfisse Corradino di Svevia: la battaglia segnò il destino d'Europa in mano agli angioini e la fine degli svevi. Il potere dei De Pontibus si consolidò, soprattutto grazie all'appoggio dato a Carlo d'Angiò. Nel 1400 il Papa Alessandro V separò la Contea di Tagliacozzo dal Regno di Napoli, aggregandola allo Stato Pontificio e confermandone cosi la titolarità a Giacomo Orsini. Nel 1497 il Papa Pio IV privò gli stessi Orsini del feudo; quest'ultimo fu così concesso al Duca Fabrizio Colonna. Nel 1806, in seguito alla Rivoluzione Francese il borgo tornò nuovamente a far parte del Regno di Napoli. Infine nel 1806 fu soggetto ai fermenti filo-borbonici e anti-piemontesi. Centro pulsante del borgo è Piazza Obelisco; contornata di eleganti palazzi, si notano graziose bifore, un loggiato con archi a tutto sesto e finestre rinascimentali. Perla del patrimonio artistico di Tagliacozzo è il Palazzo Ducale; quest'ultimo risale alla prima metà del XIV secolo mentre la seconda fase costruttiva nella seconda metà del secolo per opera del conte condottiero Roberto Orsini. Altre modifiche furono apportate al Palazzo quando il feudo passò ai Colonna: di entrambe le casate restano infatti i simboli, ma nel portale d'ingresso e nel cortile d'onore gli stemmi dei primi furono sostituiti con quelli dei secondi. Molti sono gli elementi che testimoniano la bellezza di questo Palazzo: le finestre istoriate, le bifore, le scale ornamentali, i dipinti, i saloni ed in particolare la Cappellina in cui sono ancora visibili splendidi affreschi di gusto tardo-gotico raffiguranti la vita di Cristo. Da vedere, infine, nelle immediate vicinanze, il Santuario di Maria Santissima dell'Oriente, risalente al XIV secolo, l'epoca della sacra immagine che vi viene venerata, scampata alla furia iconoclasta di Leone III Isaurico. Per ulteriori informazioni visitate il sito www.borghitalia.it

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