mercoledì 5 marzo 2008

Copenaghen: ha riaperto il museo sul mare

Visita all'Arken Museum, grande il doppio di prima. E poi un giro tra negozi di arredi e gioielli di design


Continua a osare, Copenaghen. Dopo due anni di lavori, l’Arken Museum, il museo d’arte moderna che si staglia sul mare come una prua tra le onde, ha riaperto i battenti. Con spazi raddoppiati (oltre 5000 metri quadrati) e due mostre, una delle quali dedicata alla scuola di Skagen aperta fino al 1° giugno. Un ottimo pretesto per un weekend in una città dove anche un albergo può diventare una galleria d’arte.

L’Husmann’s Vinstue (Larsbjønsstræde 2, tel. ) è il posto giusto per provare gli smørrebrød, i sandwich con pane nero imburrato e diverse farciture, tornati a essere il lunch di tendenza. A due passi partono le vie dello shopping: lo Strøget e la parallela Kompagniestræde, dove, al 23, Casalinga (tel. ), shop e laboratorio, propone porcellane per la tavola dai colori delicati. Più avanti c'è Amagertorv, su cui si affacciano gli indirizzi storici del made in Danimarca: Royal Copenhagen , porcellane di alta qualità, Illums Bolighus, tempio dell’arredo design e Georg Jensen, gioielli dal 1909. Due strade più in là, in Kronprinsengade 12, Ingrid Hoff (tel. ) propone gioielli di orafi diplomati all’accademia di design, come collier in oro e silicone colorato. Portamonete in feltro da infilare al polso si trovano invece da Galerie Metal (Nybrogade 26, tel. ). Un altro indirizzo per la lavorazione dell'oro è Bodil Binner (Ny Adelgade 7, tel. ), uno spazio decorato in marmorino bianco dall’artista italiano dello stucco, Gianni Polistena, dove si realizzano composizioni sorprendenti. A pochi metri il Café Zeze (Ny Ostergade 20, tel. ) è tra i ritrovi di tendenza per l’aperitivo. La passeggiata lungo il Nyhavn, il canale sul quale si affacciano bar e ristoranti, è l’occasione per visitare il nuovissimo The House (al n. 11, tel. ,), store che offre il meglio del design danese per la casa: da Arne Jacobsen a Louise Campbell.

Sull’altra sponda dell’ex porto Islands Brygge, un tempo zona operaia, i docks diventano loft ambiti da professionisti. Qui, nel Kigkurren, caseggiato che ospita atelier d’artisti e studi di designer, Sandra Davolio (tel. , su appuntamento) crea ceramiche esposte anche in gallerie di Londra, New York e Stoccolma. Accanto a Vipp (l’azienda che produce cestini porta carta esposti al Louvre, la Mogens Dahl Koncertsal (Snorresgade 22, tel. ) è una sala da concerto in un ex stalla di una casa del Settecento. In cartellone, serate jazz e di musica classica. Anche Vesterbro Zona, l’ex quartiere a luci rosse, è in piena trasformazione: accanto al Meatpacking District, il mercato delle carni nato negli anni Trenta, aprono atelier e locali. Recentissimo, Karriere (Flæsketorvet 57-67, tel. 0045.33.22.15.509) è un ristorante e lounge bar realizzato con il contributo di artisti, fra cui gli italiani Maurizio Cattelan, Massimo Bartolini e Monica Bonvicini.

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