domenica 16 marzo 2008

Renoir a Roma

Al Complesso del Vittoriano, 130 opere indagano il periodo della maturità artistica del maestro francese
“Sono improvvisamente diventato un viaggiatore e brucio dalla voglia di vedere le opere di Raffaello”. Così scriveva nell’autunno del 1881 il pittore Renoir durante il suo primo e unico viaggio italiano, un pellegrinaggio da nord a sud determinante per le sue riflessioni sull’arte e per ridefinire il proprio stile: l’artista desiderava guardare di nuovo alle testimonianze del passato, dall’antichità classica ai più recenti disegni e dipinti di Ingres. Era stanco, nonostante la conquistata agiatezza economica, di dipingere ritratti di bambini di ricche famiglie e personaggi della buona società. E voleva accreditarsi definitivamente tra i pittori del Salon, la mostra annuale che si teneva al Palais de l’Industrie sugli Champs Élysées. La rassegna romana Renoir. La maturità tra classico e moderno, al Complesso del Vittoriano , esplora proprio gli anni della sua maturità stilistica con un percorso di circa 130 opere tra oli, lavori su carta e sculture. “Nell’immaginario popolare Pierre-Auguste Renoir è il pittore impressionista per eccellenza”, scrive la curatrice Kathleen Adler. Ma il periodo che coinvolse Renoir con il gruppo degli impressionisti fu brevissimo, dal 1873 al 1877. “Ero arrivato fino al punto estremo dell’Impressionismo e dovevo constatare che non sapevo più dipingere né disegnare”, disse al mercante Vollard nel 1883. Uno stato d’animo espresso anche prima della partenza per l’Italia. Dopo, nascono opere dal disegno incisivo, dai contorni solidi e si afferma un gusto attento ai volumi, alla monumentalità delle immagini. Solo dopo il periodo classicista il suo stile “secco” si attenua, e il disegno diventa morbidezza cromatica che amalgama figura e natura senza più contrapporle. La mostra lo racconta anche con gli straordinari ritratti di donne, effigiate in pose ufficiali o nella loro quotidianità, e nei magnifici paesaggi della Francia del sud e attorno a Les Collettes, suo ultimo rifugio.

Fino al 29 giugno, Complesso del Vittoriano, via San Pietro in Carcere. Orari: 9.30-19.30, ven. e sab. 9.30-22.30, dom. 9.30-20.30 (mai chiuso). Ingresso: 10 €. Catalogo Skira. Info: tel. 06.67.80.664.

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